APPROFONDIMENTI

Abbiamo parlato degli usi alternativi di questa incredibile tecnologia, la cui applicazione si allarga a nuovi settori ogni giorno che passa. E sono usi “positivi”, migliorie su procedure già esistenti.

Non manca certo che invece ne fa usi decisamente meno ortodossi.

Citiamo, da un articolo di Asset Class, la storia di un finanziere coreano. Pare che abbia raccolto decine di milioni di dollari per la sua startup finanziata escllusivamente in bitcoin, e nata con l’obiettivo di recuperare un tesoro sommerso. Dei lingotti d’oro, per 130 milioni di dollari, nascosti in una nave russa affondata agli inizi del secolo scorso nel Mar Giallo.

Pare inoltre che il finanziere, Choi Yong Seuk, disponga solo di una mappa nemmeno granchè autentica che giustifichi il costoso tentativo di recupero.

Eppure con coì poche informazioni milioni di dollari di token sono stati venduti a piccoli investitori.

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