APPROFONDIMENTI

Un rapporto di Consob prova a fare chiarezza sull’attitudine degli investitori a fruire dell’informativa finanziaria di prodotto.

Il risultato è una fotografica non molto confortante: non sappiamo valutare i rischi legati ai nostri investimenti, o a specifici prodotti. Siamo un po’ sprovveduti e anche poco interessati a informarci.

Una percentuale molto bassa, tra il 10 e il 18%, è quella di chi risponde correttamente alle domande su rischi di mercato, credito e liquidità.

Il 20% dei decisori finanziari dichiara di non conoscere i prodotti più diffusi, mentre il rimanente 80% conosce solo depositi bancari, titoli di stato e obbligazioni. Detto questo, oltre un terzo degli intervistati non è in grado di mettere in ordine per livello di rischio azioni e obbligazioni. Anzi, la maggioranza ritiene che le azioni sia decisamente meno rischiose delle obbligazioni, e per questo le preferisce nel proprio portafoglio di investimenti. Nella maggioranza dei casi le persone ritengono di saperne più di quanto effettivamente non sia.

Quasi il 30% degli intervistati ammette di farsi aiutare da un professionista, delegando quindi gli aspetti tecnici e informativi a quest’ultimo, o di non guardare il materiale informativo perché non in grado di comprenderlo.

Da un lato una semplificazione del materiale informativo è attesa, ma dall’altro il ruolo del consulente finanziario diventa centrale, non solo per consigliare ma anche e soprattutto per spiegare. Un ruolo informativo che gli spetta e che è importante esercitare per renderci tutti più edotti e capaci di prendere decisioni corrette.

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